TERRA DI FRANCIACORTA
Distesa sulle rocce questa terra
che mangia come pane il sole
e beve cieli d’acqua e di sudore,
superba mi trattiene in questi colli
a respirare i fieni i mosti e gli orti
nel cigolio del vento sulle vigne.
Dentro cortine di filari ansanti
declina verso il lago e le torbiere
custode attenta nobilmente fiera
di corti di castelli e monasteri
difesi dalle braccia degli ulivi.
Dolce il silenzio laborioso arriccia
la danza dei miei tralci ancora verdi,
e a me succede di essere felice
sdraiata sotto l’uva che si brucia
ai falò della sera e delle rose.